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</head>
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<p>ciao a tutt*</p>
<p>ho pubblicato <a moz-do-not-send="true"
href="http://www.quarei.it/matonele/?p=6881">qui</a> queste mie
considerazioni per condividerle, ritengo sia importante conoscere
quello che sta accadendo nel WEB.</p>
<p>ciao antonio<br>
</p>
<p><br>
</p>
<div class="postContent">
<p>Nella nostra società esistono una moltitudine di movimenti e
associazioni che, partendo da una visione critica del modello
socio economico che ci governa, si impegnano per cercare di
favore una maggiore giustizia ed equità, in tutto questo
variopinto movimento si fa un gran uso dei servizi WEB, ma
raramente c’è una presa di posizione critica nei confronti degli
strumenti che i colossi del WEB ci mettono a disposizione.
Analizzando come la tecnologia informatica si è sviluppata e
quale direzione ha preso, possiamo dire che c’è il rischio di
mettere nelle mani sbagliate tutto il bagaglio di esperienze e
pratiche sviluppate in tanti anni di impegno?</p>
<p><span id="more-6881"></span>Credo che molti modi di essere
attivisti oggi rischiano di diventare superati se non cresce una
nuova consapevolezza e impegno in azioni pratiche per
contrastare una deriva del Capitalismo odierno che nessuno
poteva prevedere.</p>
<p>Mi spiego partendo da questi dati, dal sito <a
class="moz-txt-link-freetext"
href="https://www.verafinanza.com/la-classifica-delle-aziende-piu-grandi-al-mondo/">https://www.verafinanza.com/la-classifica-delle-aziende-piu-grandi-al-mondo/</a>
sulle otto aziende più grandi al mondo per capitalizzazione di
mercato sette sono multinazionali del WEB, l’unica che non fa
business con il WEB è Berkshire Hathaway. :</p>
<p>Apple ($961 miliardi) PC e sistemi operativi, iPhone, (USA)</p>
<p>Microsoft ($947 miliardi) sistemi operativi Windows e Office,
(USA)</p>
<p>Amazon ($916 miliardi) e-commerce (USA)</p>
<p>Alphabet ($863 miliardi) motore di ricerca Google, posta gmail
e tanto altro (USA)</p>
<p>Berkshire Hathaway ($516 miliardi) settori come: assicurazioni,
finanza, alimentari, costruzioni, abbigliamento, calzature,
marketing, media, industria aerospaziale, difesa, elettronica,
settore automobilistico e molto altro. (USA)</p>
<p>Facebook ($512 miliardi) social media e social network, è
proprietaria anche di altre piattaforme social network, tra cui
Instagram e WhatsApp (USA)</p>
<p>Alibaba ($481 miliardi) e-commerce e molto altro (Cina)</p>
<p>Tencent Holdings ($472 miliardi) e-commerce, social media,
videogiochi, servizi finanziari e cloud computing (Cina)</p>
<p>Ci siamo mai chiesti come è possibile che queste multinazionali
che non costruiscono e non vendono nulla di tangibile possano
vantare tanta ricchezza?</p>
<p>Il loro vero Business è una immane raccolta di dati su tutti
noi, la elaborazione di questi dati e successivamente la “messa
a frutto” economica di questi dati; se i nostri dati sono così
appetibili da valere tanto, dovremmo veramente preoccuparcene e
sopra tutto diventare sempre più consapevoli del fatto che siamo
noi stessi a implementare questi Big Data.</p>
<p>Come è che accade che siamo noi stessi a implementare questi
Big Data? Utilizzando servizi WEB molto accattivanti, gratuiti e
molto performanti e questo dovrebbe già sollevare dei dubbi:
cosa ci guadagna una azienda a mettere a disposizione
gratuitamente un servizio ben costruito e che ha costi elevati?
Ci guadagna l’acquisizione dei nostri dati. I nostri dati li
registrano ogni volta che utilizziamo strumenti come le ricerche
con Google, i servizi di posta GMAIL, i servizi di Google Maps,
i social come Facebook, Instagram e WhatsApp, quando guardiamo
un filmato su Youtube, quando facciamo una videoconferenza su
Microsoft Teams, Zoom, Google Meet, o l’utilizzo di una
qualsiasi app per smartphone (vedi questo articolo: <a
class="moz-txt-link-freetext"
href="https://www.zeusnews.it/n.php?c=28677">https://www.zeusnews.it/n.php?c=28677</a>).</p>
<p>In questo modo siamo noi stessi a favorire di fatto un
monopolio, con varie conseguenze negative: economiche (aziende
che falliscono), lavorative (lavoratori licenziati, o
ipersfruttati come i rider) e ambientali (iperconsumo di
energia, soprattutto dei devastanti device elettronici). Ma
quello che personalmente trovo più preoccupante, è il fatto che
mettiamo a rischio la stessa libertà di noi tutti, vedi le
manipolazioni che già sono avvenute in alcune tornate elettorali
(vedi per esempio quanto è accaduto nelle elezioni di Trump in
USA o la Brexit in Inghilterra). Qui va fatta una precisazione,
non ci salviamo pensando: “io non sono manipolabile, che mi
importa se utilizzo questi strumenti?”; quello che accade è un
fenomeno che non si preoccupa di pochi singoli che non sono
manipolabili, punta a raccogliere la maggior mole di dati
possibile, tale da essere efficace nella manipolazione di quella
percentuale della popolazione che è più “malleabile”, e quando
riesce nella manipolazione la direzione che prende una società
coinvolge tutti, non si salva nessuno.</p>
<p>Abbiamo bisogno di conoscere meglio gli strumenti che
utilizziamo e di saper evitare le nuove esche avvelenate di
questo sistema.</p>
</div>
</body>
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