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<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body>
<p>ciao a tutt*</p>
vi inoltro questo documento arrivato alla rete nazionale GAS, è
l'ultimo comunicato stampa sul processo di predisposizione del Piano
Strategico nazionale della PAC post 2022.<br>
<div class="moz-forward-container"> Leggetelo e diffondetelo nelle
vostre reti.</div>
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style="mso-fareast-language:IT"></span><br>
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style="mso-fareast-language:IT"></span>
<div class="WordSection1">
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:center" align="center">
<span
style="font-size:16.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">COMUNICATO
STAMPA</span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:center" align="center">
<b><span
style="font-size:26.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">PIANO
STRATEGICO NAZIONALE DELLA PAC POST 2022</span></b><b><span
style="font-size:20.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:center" align="center">
<b><span
style="font-size:48.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">UNA
NUOVA OCCASIONE PERSA</span></b><span
style="font-size:14.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:center" align="center">
<b><span
style="font-size:36.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">PER
UNA VERA TRANSIZIONE ECOLOGICA</span></b><span
style="font-size:18.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><b><span
style="font-size:14.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">La
nuova versione del documento di programmazione della PAC
post 2022 che il MIPAAF invierà alla Commissione UE
continua a ignorare la necessità di contrastare i
cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.</span></b><span
style="font-size:14.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><b><span
style="font-size:14.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">Ministero
e Regioni rimandano al mittente le 40 pagine di
osservazioni critiche inviate dalla Commissione UE senza
introdurre modifiche sostanziali alla prima versione del
PSP, ritenuto non soddisfacente e inadeguato.</span></b><span
style="font-size:14.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><b><span
style="font-size:14.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">Con
l’ultima riunione del Tavolo di partenariato si è
conclusa la commedia della falsa partecipazione degli
attori economici e sociali alla redazione del PSP, 14
Associazioni si dissociano dal documento finale ritenuto
deludente e inefficace per una vera transizione
ecologica della nostra agricoltura.</span></b><span
style="font-size:14.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">14
Associazioni ambientaliste e dei consumatori esprimono il
loro dissenso per il documento di programmazione della PAC
post 2022 che considerano deludente e inefficace per una
vera transizione ecologica della nostra agricoltura.
Queste osservazioni critiche riguardano tutti gli aspetti
del PSP, sia riguardo al primo che al secondo pilastro. Le
Regioni hanno infatti programmato i loro interventi per lo
Sviluppo Rurale senza una vera strategia condivisa per la
sostenibilità dell’agricoltura.</span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT"> “<i>Questo
Piano strategico nazionale</i> è<i> una vera delusione
che completa la pessima riforma della PAC voluta dal
Parlamento e dal Consiglio UE, incapace di dare risposte
concrete alle gravi crisi ambientali che colpiscono la
stessa agricoltura e tutela solo gli interessi economici
delle potenti corporazioni agricole</i>”, dichiarano le
Associazioni. L’unica novità positiva di questo PSP resta
il maggiore investimento nell’agricoltura biologica con la
volontà di anticipare al 2027 l’obiettivo del 25% della
superficie agricola certificata rispetto all’obiettivo
europeo al 2030. Ma,<i> “il maggiore sostegno al biologico
non è sufficiente per promuovere la transizione
ecologica di tutto il settore primario</i>”, concludono
le 14 Associazioni.</span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">Con
la riunione di ieri pomeriggio del Tavolo di partenariato
si è formalmente concluso l’iter per la redazione della
versione finale del Piano Strategico Nazionale della PAC
post 2022 (PSP), già in viaggio per Bruxelles per
l’approvazione da parte della Commissione UE.</span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">Nella
revisione della prima bozza del PSP ha prevalso la difesa
dell’impostazione e contenuti del documento di
programmazione 2023-2027, nonostante le numerose e
puntuali critiche evidenziate dalla Commissione UE nel suo
documento di 40 pagine di osservazioni, articolate in 244
paragrafi, con cui veniva motivata una complessiva
valutazione negativa del PSP italiano, ritenuto non
soddisfacente e inadeguato per contribuire agli obiettivi
del Green Deal europeo con una vera transizione ecologica
della nostra agricoltura.</span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">La
nuova versione del PSP non ha introdotto modifiche
migliorative sostanziali, i pochi cambiamenti al testo del
31 dicembre 2021 peggiorano ulteriormente la già scarsa
sostenibilità ambientale e sociale del documento italiano
di programmazione della PAC, mettendo in pericolo non solo
l’ambiente, ma lo stesso futuro dell’agricoltura italiana,
sempre meno resiliente e sempre più esposta a shock
climatici e geopolitici.</span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">Il
PSP è stato redatto secondo il principio prevalente, se
non esclusivo, della tutela del reddito delle aziende
agricole di grandi dimensioni, perseguendo essenzialmente
obiettivi di sostenibilità economica per neutralizzare le
poche novità introdotte dalla riforma europea della PAC
per la convergenza interna dei pagamenti del primo
pilastro e la riforma dei titoli storici. Se da un lato la
riforma della PAC avrebbe dovuto finalmente mettere fine
al sistema fortemente iniquo dei cosiddetti ‘titoli
storici’, concepiti oltre 20 anni fa per dare alle grandi
aziende le risorse per adeguarsi agli effetti della
trasformazione del mercato agricolo europeo, l’Italia ha
pensato bene di cambiare l’abito ma non la sostanza degli
aiuti alle grandi imprese, soprattutto zootecniche del
Nord Italia, piegandosi a questa esigenza corporativa. Ciò
consentirà alla fine di contenere le riduzioni del
sostegno comunitario ad un livello ritenuto accettabile
dalle Associazioni agricole e dalle Regioni, ma mantenendo
un sistema iniquo che premia le aziende in funzione della
loro dimensione, senza contrastare la drammatica emorragia
di piccole aziende agricole sempre più in difficoltà nelle
aree interne e senza affrontare in modo efficace i pesanti
impatti del settore zootecnico su ambiente e salute.</span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">L’Italia
conferma così l’interpretazione della Politica comune
dell’Unione Europea per l’agricoltura essenzialmente come
una politica economica basata su sussidi a pioggia,
ignorando l’enorme spazio di manovra con cui il settore
primario potrebbe agire, se opportunamente incentivato,
per ridurre il proprio impatto<s> </s>sul clima e sulla
perdita della biodiversità. Gli impegni degli eco-schemi,
la vera novità della nuova PAC, sono stati infatti
individuati non sulla base della loro efficacia ambientale
ma essenzialmente sulla facilità della loro adozione da
parte degli agricoltori e sulla possibilità di applicarli
su tutto il territorio nazionale, senza nessun reale
interesse per il raggiungimento di risultati concreti in
grado di dare risposte efficaci alle gravi crisi
ambientali che in questi mesi hanno manifestato tutti i
loro drammatici effetti sulle persone e sulla stessa
agricoltura. La scelta degli impegni degli eco-schemi è
stata fatta sulla logica della semplificazione anche con
l’obiettivo di evitare controlli ritenuti troppo
complessi, lasciando ampio spazio alle possibili
inadempienze e alle truffe che negli ultimi anni hanno
caratterizzato l’applicazione della PAC nel nostro Paese,
come ha bene evidenziato un recente rapporto della Corte
dei Conti europea. </span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:8.0pt"><span
style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:8.0pt"><span
style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">Roma,
29 settembre 2022</span><span
style="font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"
style="margin-bottom:8.0pt;text-align:justify"><span
style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:black;mso-fareast-language:IT">Le
14 Associazioni ambientaliste,e dei consumatori che
inviano questo comunicato rappresentano un’ampia alleanza
che ha condiviso l’analisi ed i commenti delle oltre 1500
pagine del Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022.
Le 14 Associazioni (ACU, Animal Equality AIDA, AIAPP, CIWF
Italia Onlus, Greenpeace, ISDE Medici per l’Ambiente,
Legambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali,
Slow Food Italia, Terra! e WWF Italia) condividono la
visione di una transizione ecologica dell’agricoltura
italiana ed europea, che tuteli tutti gli agricoltori, i
cittadini e l’ambiente. </span><span
style="font-size:12.0pt;font-family:"Times New
Roman",serif;mso-fareast-language:IT"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="mso-fareast-language:IT"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="mso-fareast-language:IT">
<o:p></o:p></span></p>
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