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<div class="gmail-m8h3af8h gmail-l7ghb35v gmail-kjdc1dyq gmail-kmwttqpk gmail-gh25dzvf gmail-n3t5jt4f" style="margin:0px;white-space:pre-wrap;font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;color:rgb(5,5,5);font-size:15px"><div dir="auto" style="font-family:inherit">ciao a tutt*</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">vi giro una mail scritta nella lista nazionale GAS, con oggetto: La fine del mondo per come lo abbiamo conosciuto.</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">Cosa ne pensano i GAS veronesi?</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">ciao antonio
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</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">Negli ultimi giorni mi è capitato di parlare e sentire agricoltori del settore bio. Cooperative. </div><div dir="auto" style="font-family:inherit">Persone impegnate sul tema della solidarietà e delle reti di economia circolare. </div><div dir="auto" style="font-family:inherit">
</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">Tutti sono preoccupatissimi per l'impatto che avrà la crisi dei prossimi mesi su queste reti di produttori. <span style="font-family:inherit">Una rete che di fatto ha un mercato autonomo, quello dei GAS, che rischia di comprimersi per effetto diretto del caro bollette. In poche parole quel ceto medio che componeva e sosteneva questo </span><span style="font-family:inherit"><a tabindex="-1" style="color:rgb(56,88,152);font-family:inherit"></a></span><span style="font-family:inherit">mondo potrebbe rivolgersi altrove perché costretto dal carovita al risparmio, mentre il costo dell'energia costringerebbe ad alzare i prezzi. È una ipotesi, ma secondo me reale con la quale fare i conti. </span></div><div dir="auto" style="font-family:inherit">
</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">Al tempo stesso una fetta sempre più consistente della popolazione dovrà chiedere aiuto ai banchi alimentari. Alla solidarietà verticale perché non resisterà ai rincari. La rete degli acquisti biologici è una forma importante che ha permesso di costruire una economia circolare basata sul saper fare, coniugando volontariato e spesso capace di misurarsi sul terreno istituzionale. </div><div dir="auto" style="font-family:inherit">
</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">La crisi obbliga questo mondo ad un salto in avanti, senza il quale sarà ben difficile resistere. Al tempo stesso è assolutamente evidente che anche chi fa distribuzione alimentare gratuita dovrebbe rendersi conto che la qualità del cibo che distribuisce spesso è di bassa qualità, con produzioni impattanti, che spesso non rispettano i diritti dei lavoratori. </div></div>
<div class="gmail-l7ghb35v gmail-kjdc1dyq gmail-kmwttqpk gmail-gh25dzvf gmail-jikcssrz gmail-n3t5jt4f" style="margin:0.5em 0px 0px;white-space:pre-wrap;font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;color:rgb(5,5,5);font-size:15px"><div dir="auto" style="font-family:inherit">Pongo alcuni elementi su cui discutere insieme.</div></div>
<div class="gmail-l7ghb35v gmail-kjdc1dyq gmail-kmwttqpk gmail-gh25dzvf gmail-jikcssrz gmail-n3t5jt4f" style="margin:0.5em 0px 0px;white-space:pre-wrap;font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;color:rgb(5,5,5);font-size:15px"><div dir="auto" style="font-family:inherit">1) occorre organizzare la rete degli acquisti, passare dai GAS agli spacci popolari, dotarsi di piastre logistiche, celle frigorifere, furgoni di trasporto che possono agevolare la filiera. <span style="font-family:inherit">Coniugare il biologico ed il popolare. Le reti corte con le lunghe. Favorire su generi alimentari di base, consorzi fra piccoli produttori ed economie di scala. Capire quali prodotti possono essere inseriti nei banchi alimentari, in particolare il fresco delle reti corte di produzione. </span></div></div>
<div class="gmail-l7ghb35v gmail-kjdc1dyq gmail-kmwttqpk gmail-gh25dzvf gmail-jikcssrz gmail-n3t5jt4f" style="margin:0.5em 0px 0px;white-space:pre-wrap;font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;color:rgb(5,5,5);font-size:15px"><div dir="auto" style="font-family:inherit">2) il mutualismo non è solidarietà. Il mutualismo è reciprocità, responsabilità. Dare ed avere. Il mutualismo è una forma ruvida che tende ad espellere nel tempo chi riceve senza dare. L'organizzazione del mutualismo richiede tempo non retribuito, trasparenza nei conti, visione politica. Capacità di mettersi a disposizione con il conflitto sociale. Per avere persone impegnate in questa forma di organizzazione occorre essere netti e dare visioni chiare del processo organizzativo che si intende sviluppare.</div></div>
<div class="gmail-l7ghb35v gmail-kjdc1dyq gmail-kmwttqpk gmail-gh25dzvf gmail-jikcssrz gmail-n3t5jt4f" style="margin:0.5em 0px 0px;white-space:pre-wrap;font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;color:rgb(5,5,5);font-size:15px"><div dir="auto" style="font-family:inherit">3) la terra ed i suoi frutti generano economia e profitto, è possibile che dentro le economie circolari, oltre che ad assicurare il rispetto del lavoro e dell'ambiente si generi una quota di profitto per sostenere welfare dal basso? In poche parole è possibile ripensare l'utilizzo sociale della terra con un punto più avanzato in termini politici? </div></div>
<div class="gmail-l7ghb35v gmail-kjdc1dyq gmail-kmwttqpk gmail-gh25dzvf gmail-jikcssrz gmail-n3t5jt4f" style="margin:0.5em 0px 0px;white-space:pre-wrap;font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;color:rgb(5,5,5);font-size:15px"><div dir="auto" style="font-family:inherit">4) i comuni ed i municipi possono essere considerati spazi di battaglia politica per avere spacci e piastre logistiche gratuite? E possibile usare i mercati comunali per sostenere le economie circolari e la produzione di welfare dal basso? </div></div>
<div class="gmail-l7ghb35v gmail-kjdc1dyq gmail-kmwttqpk gmail-gh25dzvf gmail-jikcssrz gmail-n3t5jt4f" style="margin:0.5em 0px 0px;white-space:pre-wrap;font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;color:rgb(5,5,5);font-size:15px"><div dir="auto" style="font-family:inherit">5) In molti vorrebbero costruire un paniere nazionale con prodotti di base biologici, usufruibili dalle classi popolari. Noi possiamo riuscirci se i circoli dei partiti e delle associazioni, i centri sociali, le case del popolo, si trasformano in punti di distribuzione. </div><div dir="auto" style="font-family:inherit">
</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">Mi piacerebbe sentire vostre riflessioni.</div><div dir="auto" style="font-family:inherit">
</div><div style="font-family:inherit">Marco Giustini</div></div>
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