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<p><font face="Ubuntu">ciao a tutt*</font></p>
<p><font face="Ubuntu"> vi segnalo l'uscita del libro di Gabriele
Fedrigo Terra delle mie brame: il caso Valpolicella <br>
(Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 2024).<br>
(<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://www.lef.firenze.it/it/libro/terra-delle-mie-brame-il-caso-valpolicella">https://www.lef.firenze.it/it/libro/terra-delle-mie-brame-il-caso-valpolicella</a>)</font></p>
<p>c'è qualche GAS o associazione che vuole organizzare una
presentazione?</p>
<p>Per chi vuole una copia posso raccogliere io le richieste di
acquisto, il costo è di 20 Euro<br>
<font face="Ubuntu"><br>
</font></p>
<p><font face="Ubuntu"> dalla nota dell'editore: Giannozzo Pucci<br>
<br>
"Questo libro descrive il disastro della Valpolicella
soprattutto come una malattia dell’anima, del corpo, della
bellezza e delle nostre radici, una malattia che ci spinge tutti
insieme grandi e piccoli, vecchi e giovani, esperti e intuitivi,
a cercare non solo le colpe ma le cure necessarie".<br>
<br>
dalla prefazione di Tomaso Montanari, storico dell'arte,
saggista, Rettore dell'Università per stranieri dell'Università
di Siena.<br>
<br>
Terra delle mie brame è il libro che denuncia le ultime
espressioni architettoniche delle nuove ‘cantine’ del vino in
Valpolicella e gli stravolgimenti del paesaggio dovuti tanto
alla speculazione edilizia, quanto alla trasformazione della
Valpolicella in industria del vino a cielo aperto. Seguendo le
suggestioni del filosofo Michel Foucault e le sue analisi del
potere, Terra delle mie brame vuole rappresentare una sorta di
un “laboratorio sperimentale” di una nuova forma di resistenza
contro gli scempi del paesaggio per far sì che a prevalere non
sia l’abitudine e la rassegnazione dell'essere umano al degrado
bensì l’acquisizione di uno sguardo dissidente e di rifiuto
permanente della violenza dell’uomo sulla terra che gli dà
sostentamento, vita e bellezza.<br>
Il libro descrive e documenta in maniera precisa e puntuale il
"caso Valpolicella” ma come scrive Tomaso Montanari*, nella sua
prefazione: Libri così potrebbero e dovrebbero essere scritti
per il Chianti o per Firenze, per Venezia o per la costa del
Salento. Cosa abbiamo fatto, in una o due generazioni, al
giardino del mondo?<br>
Ancora Montanari nella prefazione del libro scrive: "Questo è
un libro raro. Perché è un pamphlet contro la distruzione per
lucro di un luogo meraviglioso. Ma è anche un coltissimo atto di
fede nella possibilità di abitare ancora la democrazia da
cittadini, e non da sudditi. Perché è un libro contro: ma è
anche un libro pieno di amore per la vita. E per la persona
umana, nonostante tutto".<br>
<br>
</font></p>
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