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<div class="moz-forward-container"><font face="Ubuntu">ciao a tutt*</font>
<div class="moz-forward-container">Giovedì 23 maggio ore 18.00
presso la Sala parrocchiale di San Luca Evangelista in Corso
Porta Nuova 12 - Verona</div>
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<div class="moz-forward-container">Ci sarà la prima presentazione
del volume Terra delle mie brame: il caso Valpolicella</div>
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</div>
<div class="moz-forward-container">Oltre all'autore Gabriele
Fedrigo ci saranno come relatori:<br>
Marisa Velardita (Presidente Italia Nostra Verona)<br>
Simone Gianesini (Docente di Letteratura e Storia presso ISISS
Dal Cero)<br>
Giannozzo Pucci (Editore LEF)</div>
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href="http://www.gaspolicella.it/?p=1079"
moz-do-not-send="true">locandina</a></div>
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</div>
<div class="moz-forward-container">Fate girare</div>
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</div>
dalla nota dell'editore: Giannozzo Pucci<br>
<br>
"Questo libro descrive il disastro della Valpolicella soprattutto
come <br>
una malattia dell’anima, del corpo, della bellezza e delle nostre
<br>
radici, una malattia che ci spinge tutti insieme grandi e piccoli,
<br>
vecchi e giovani, esperti e intuitivi, a cercare non solo le colpe
ma le <br>
cure necessarie".<br>
<br>
dalla prefazione di Tomaso Montanari, storico dell'arte, saggista,
<br>
Rettore dell'Università per stranieri dell'Università di Siena.<br>
<br>
Terra delle mie brame è il libro che denuncia le ultime
espressioni <br>
architettoniche delle nuove ‘cantine’ del vino in Valpolicella e
gli <br>
stravolgimenti del paesaggio dovuti tanto alla speculazione
edilizia, <br>
quanto alla trasformazione della Valpolicella in industria del
vino a <br>
cielo aperto. Seguendo le suggestioni del filosofo Michel Foucault
e le <br>
sue analisi del potere, Terra delle mie brame vuole rappresentare
una <br>
sorta di un “laboratorio sperimentale” di una nuova forma di
resistenza <br>
contro gli scempi del paesaggio per far sì che a prevalere non sia
<br>
l’abitudine e la rassegnazione dell'essere umano al degrado bensì
<br>
l’acquisizione di uno sguardo dissidente e di rifiuto permanente
della <br>
violenza dell’uomo sulla terra che gli dà sostentamento, vita e
bellezza.<br>
Il libro descrive e documenta in maniera precisa e puntuale il
"caso <br>
Valpolicella” ma come scrive Tomaso Montanari*, nella sua
prefazione: <br>
Libri così potrebbero e dovrebbero essere scritti per il Chianti o
per <br>
Firenze, per Venezia o per la costa del Salento. Cosa abbiamo
fatto, in <br>
una o due generazioni, al giardino del mondo?<br>
Ancora Montanari nella prefazione del libro scrive: "Questo è un
libro <br>
raro. Perché è un pamphlet contro la distruzione per lucro di un
luogo <br>
meraviglioso. Ma è anche un coltissimo atto di fede nella
possibilità di <br>
abitare ancora la democrazia da cittadini, e non da sudditi.
Perché è un <br>
libro contro: ma è anche un libro pieno di amore per la vita. E
per la <br>
persona umana, nonostante tutto".
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