[Res-verona] Ricordo di Vincenzo Bneciolini (mail completa)
antonio
antonic a 3x1t.org
Ven 29 Nov 2024 18:55:18 CET
*Ricordo di Vincenzo*
Oggi il mondo è un po' più triste senza Vincenzo, un uomo che ha vissuto
con passione la sua vita,
sempre pronto a mettersi in gioco per costruire un mondo più giusto e
solidale. È difficile
riassumere in poche parole la sua figura, ma una cosa è certa: chi ha
avuto il privilegio di
conoscerlo non lo dimenticherà mai.
Vincenzo aveva 91 anni e una vita ricca di esperienze e di scelte
coraggiose. Era un uomo che ha
viaggiato tanto, esplorando luoghi e culture, ma a un certo punto aveva
scelto di fermarsi, o meglio,
di fermarsi con Claudia, la donna che ha amato per tutta la vita. Se non
fosse stato per gli occhi
incantevoli di Claudia, Vincenzo avrebbe continuato a viaggiare, a
scoprire, a lottare per il bene
comune. Ma quella vita di scelte e sacrifici ha trovato un punto di
riferimento importante in lei.
Ci siamo conosciuti vent'anni fa, quando insieme abbiamo dato vita al
Distretto di Economia
Solidale della nostra città, esperienza vitale, anche se
fondamentalmente fallimentare. Ma lui
aveva già percorso un significativo tratto di vita: il suo impegno nella
fondazione di cooperative e
associazioni, come Emmaus, di ritorno dalla Francia, ha segnato la vita
di molti. Ma non
dimentichiamo che è stato anche uno dei fondatori nel 1964 del Movimento
Nonviolento.
Ancora, ricordiamo la sua partecipazione al famoso blitz del '91 al
treno della morte, quando un
manipolo di pacifisti aveva bloccato un carico di carri armati destinati
a essere imbarcati verso il
Medio Oriente, in occasione della prima guerra del Golfo. Un'azione che
dovrebbe essere
insegnata nelle scuole, come esempio di resistenza civile contro
l’orrore della guerra. Altro che i
pacifisti che oggi accettano di armare una fazione in guerra!
Quel giorno, insieme a un gruppo di attivisti veronesi, Vincenzo si
sdraiò sui binari della stazione di
Balconi di Pescantina, per bloccare un treno che trasportava morte,
fermare un'operazione militare
che avrebbe alimentato l'orrore della guerra. Il treno fu costretto a
fermarsi: le forze dell'ordine,
non riuscendo a fermare il primo gruppo, dovettero affrontare i vari
blocchi, uno dopo l'altro. Il
confronto portò al sequestro di macchine fotografiche e striscioni,
mentre gli attivisti venivano
arrestati e portati in questura.
L’azione fu riconosciuta come legittima, un atto nonviolento volto a
salvare vite umane. Nel 2005,
la Corte d’Appello di Venezia assolse tutti gli imputati, sottolineando
che l’azione era
un’espressione di libertà di pensiero, un atto coerente con il ripudio
della guerra. Era, come disse il
presidente della Corte, «un atto coerente con la legge suprema della vita».
Abbiamo imparato tanto da lui: la sobrietà, l'essenzialità della sua
vita e la sua semplicitá. La sua
immensa saggezza, ma anche il suo esempio di coerenza e impegno.
Vincenzo non era un uomo che
parlava tanto, ma ogni parola che diceva aveva un peso.
Vincenzo era un uomo che ha dedicato la sua vita alla costruzione di una
comunità solidale. La
sua adesione a Emmaus e il suo impegno nel fondare cooperative hanno
rappresentato il nucleo del
suo pensiero: la lotta non era mai un concetto astratto, ma un impegno
pratico per migliorare la vita
degli altri, per aiutare chi era in difficoltà, per costruire un mondo
più giusto.
Ancora pochi giorni or sono, già fiaccato dall’età e dalla malattia,
sentiva di dover fare qualcosa in
più per fermare la guerra, per fermare tutte le guerre. Voleva prendere
il treno per Mosca, e portare
la sua idea di pace. Aveva accarezzato l’idea di mettere, accanto ai
monumenti che celebrano i
caduti, un monumento dedicato ai disertori, a chi si è sottratto
all’obbligo militare, mettendo a
repentaglio la propria vita.
Ma non ci ha mai lasciate sole: la sua eredità vive in tutti noi che
abbiamo camminato con lui.
Continueremo a lottare, a costruire, a ricordare quel che è giusto, e a
rendere visibile la pace dove
c’è la guerra, come lui ci ha insegnato.
Buon cammino, Vincenzo. Qualunque cosa ci sia nell’aldilà, ora è un
posto migliore.
28 novembre 2024 le Matonele
Citazioni:
• “È una sfida difficile, probabilmente già persa in partenza. Ma questo
non significa che non
valga la pena affrontarla fino in fondo.”
• “Non dobbiamo aver fretta: gli obiettivi si raggiungono solo quando si
verificano tutte le
condizioni necessarie.”
• “Abbiamo tutto il tempo che vogliamo.” (detto anche dopo aver passato
gli 80 anni).
Questo è il *link* <https://www.quarei.it/matonele/?p=6939> all'articolo
pubblicato sul sito de Le Matonele. Se ci sono persone che desiderano
lasciare un messaggio lo possono fare inserendo un commento.
lunedì 2 dicembre alle ore 15 a Colà di lazise ci sarà il funerale
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